▷ Migliori occhiali VR 2021 (top 5)

I fattori decisivi per la scelta degli occhiali VR

Sono ormai alcuni anni che si parla di realtà virtuale e che la tecnologia necessaria per immergersi completamente in ambienti digitali è diventata disponibile al grande pubblico. Grazie anche alla presenza sul mercato di diversi modelli di occhiali VR (VR headset in inglese, talvolta tradotto in italiano come “cuffie VR”), questo strumento è ormai molto diffuso; in commercio sono particolarmente diffusi i modelli di fascia economica, anche se a molti utenti manca ancora una corretta informazione in merito. Molti pensano infatti che si tratti di dispositivi utili unicamente per gli amanti dei videogiochi in prima persona, o che sia necessario spendere svariate centinaia di euro per poter provare un’esperienza virtuale soddisfacente. In realtà ci sono molti usi diversi che si possono fare degli occhiali VR ed è possibile provare alcune attività coinvolgenti anche se non si può contare su un budget particolarmente ampio.

1. Immersione

Il primo elemento da considerare quando si acquista un paio di occhiali VR è proprio il livello di immersione e realismo che questo riesce ad offrire, un parametro che dipende da molti fattori diversi.

DoF: i gradi di libertà

I gradi di libertà, o semplicemente DoF (Degrees of Freedom), indicano il numero di variabili utilizzate per determinare con precisione la posizione di un punto (o in questo caso dell’utente che indossa gli occhiali VR) nello spazio. I gradi di libertà possono essere distinti in due diverse categorie: di tipo traslazionale e di tipo rotazionale, in entrambi i casi rispetto ai tre assi cartesiani, come si può vedere dall’immagine qui di seguito.

La grandissima maggioranza dei visori per la realtà virtuale si ferma a tre DoF, mentre i più avanzati ne contano sei. Il numero di gradi di libertà è particolarmente importante non solo nel determinare l’effettiva qualità dell’immersione nel mondo virtuale, ma anche nel diminuire sensibilmente alcuni sintomi che spesso sono associati all’uso di occhiali VR, come nausea e vertigini. Questi possono infatti derivare sia da una bassa frequenza di aggiornamento dello schermo, che è consigliabile mantenere a un minimo di 60 Hz, sia da una rappresentazione falsata del movimento: gli occhi e il cervello dicono al corpo che ci si sta muovendo, ma l’orecchio interno rimane fermo.

FoV: il campo visivo

Il Field of View, o FoV, è un valore che indica l’ampiezza del campo visivo offerta dai visori VR. Questo parametro è particolarmente importante, considerando che può determinare in una buona misura quanto realistica può risultare l’esperienza virtuale. È facile immaginare quanto poco naturale possa risultare un campo visivo molto limitato rispetto a quello che siamo abituati a percepire, un po’ come quando osserviamo video registrati in prima persona su uno schermo piatto di piccole dimensioni. Va detto che attualmente neppure i visori di fascia più alta possono competere con l’occhio umano: questo possiede infatti un campo visivo di 220°, mentre la maggior parte degli occhiali VR non supera i 100°. Solo i più costosi e avanzati possono arrivare anche a 200°, assicurando un’esperienza molto più realistica, ma che comunque non può ancora eguagliare i nostri sensi.

Tracking

Un accenno va fatto anche alle tecnologie disponibili per rendere più realistico il movimento dell’utente in un ambiente virtuale. Spesso queste richiedono l’uso di accessori aggiuntivi che saranno oggetto di un paragrafo dedicato:

Positional tracking : permette di stabilire il posizionamento dell’utente nello spazio e di registrarne i movimenti;

: permette di stabilire il dell’utente e di registrarne i movimenti; Hand tracking : consente di rilevare i movimenti delle mani e delle singole dita;

: consente di rilevare i e delle singole dita; Eye tracking: una tecnologia che inizia ad essere integrata in molti modelli di fascia alta e permette di registrare i movimenti degli occhi, non rendendo necessario un movimento della testa per modificare la visuale.

Risoluzione

La risoluzione delle immagini è un ulteriore parametro che influisce in modo determinante sulla qualità dell’esperienza virtuale. Si tratta ovviamente di un dato rilevante solo nei visori che non richiedono l’uso di uno smartphone come schermo (generalmente i più economici), visto che in questo caso, ovviamente, è il display dello smartphone stesso a decretare la qualità delle immagini. Negli occhiali VR di fascia più alta, invece, sono presenti due lenti, oppure uno schermo unico realizzato con un pannello OLED, che determinano in una certa misura il livello di realismo dell’esperienza virtuale, arrivando generalmente a un massimo di 2880 x 1600 pixel (1440 x 1600 pixel per occhio). Come già anticipato, inoltre, anche la frequenza di aggiornamento del display è fondamentale per assicurare un buon livello di realismo. Nonostante tutti i visori assicurino un refresh rate di almeno 60 Hz, quelli pensati per il gaming arrivano anche a 90 o 120 Hz.

Suono

Anche se la qualità grafica è sicuramente fondamentale per godersi un’esperienza virtuale, gli effetti sonori giocano un ruolo altrettanto importante. Per questo molti occhiali VR di fascia alta integrano delle cuffie, talvolta rimovibili e dalla qualità paragonabile ai modelli pensati per gli appassionati di gaming, che permettono non solo di integrare un elemento decisivo per immergersi nella realtà virtuale, ma anche di assicurare il massimo livello di comfort. Normalmente, infatti, è possibile associare qualunque tipo di cuffia al proprio visore VR, ma trattandosi di un elemento non progettato appositamente per questo scopo può risultare ingombrante o scomodo, soprattutto per sessioni di gioco o esplorazione particolarmente lunghe.

2. Connessioni

Gli occhiali VR sono di fatto una periferica che permette di ottenere una particolare esperienza digitale e, proprio come qualunque altra periferica, necessita di una serie di collegamenti per poter funzionare correttamente. Prima di tutto è importante fare una distinzione tra i vari tipi di visori per la realtà virtuale, così da comprenderne meglio le differenze.

Tipologie

Vediamo nel dettaglio le varie tipologie di occhiali VR presenti sul mercato:

PC VR/tethered VR/desktop VR : sono diversi nomi che indicano un visore VR dotato di display e pensato per essere utilizzato con il proprio computer , a cui deve essere connesso utilizzando cavi USB e HDMI . Ovviamente questo limita in modo consistente la libertà di movimento dell’utente, un difetto che potrebbe venire arginato nel prossimo futuro dall’uso di un unico cavo USB di tipo C. Inoltre va ricordato che non tutti i computer sono in grado di supportare la realtà virtuale: bisogna in particolare verificare che la propria scheda video sia compatibile con questa tecnologia e con il modello di occhiali VR prescelto;

: sono diversi nomi che indicano un visore VR e pensato per essere , a cui deve essere connesso utilizzando . Ovviamente questo in modo consistente la dell’utente, un difetto che potrebbe venire arginato nel prossimo futuro dall’uso di un unico cavo USB di tipo C. Inoltre va ricordato che non tutti i computer sono in grado di supportare la realtà virtuale: bisogna in particolare verificare che la propria scheda video sia compatibile con questa tecnologia e con il modello di occhiali VR prescelto; Standalone VR/all in one VR/wireless VR : si tratta di veri e propri computer in grado di funzionare senza l’utilizzo di alcun altro dispositivo. Questi visori offrono diversi vantaggi, tra cui un prezzo più contenuto, una grande semplicità di utilizzo e un minore ingombro, che li rende facili da trasportare. Tuttavia non possono essere utilizzati con console o computer, un limite da considerare se si cerca un dispositivo più versatile. In generale, rappresentano comunque un ottimo compromesso per chi vuole avvicinarsi per la prima volta al mondo della realtà virtuale;

: si tratta di in grado di funzionare senza l’utilizzo di alcun altro dispositivo. Questi visori offrono diversi vantaggi, tra cui un prezzo più contenuto, una grande semplicità di utilizzo e un minore ingombro, che li rende facili da trasportare. Tuttavia non possono essere utilizzati con console o computer, un limite da considerare se si cerca un dispositivo più versatile. In generale, rappresentano comunque un ottimo compromesso per chi vuole avvicinarsi per la prima volta al mondo della realtà virtuale; Smartphone VR/mobile VR: sono occhiali VR che non dispongono di uno schermo integrato e hanno una struttura molto semplice, composta da un paio di lenti, un supporto per lo smartphone, che funge da display, e un’imbottitura morbida che rende più confortevole il loro utilizzo. Generalmente non ci sono limiti di compatibilità sia per smartphone Android che iPhone, purché le dimensioni del display siano adeguate al supporto, che generalmente è compatibile con modelli dai 4 ai 6 pollici. I visori per smartphone hanno prezzi molto contenuti, in particolare i modelli definiti cardboard, ovvero semplici strutture in cartone che, piegate correttamente, possono semplicemente sostenere lo smartphone.

Compatibilità

Prima di procedere all’acquisto di un qualunque visore per la realtà virtuale, è consigliabile valutare l’uso che se ne intende fare e verificarne la compatibilità con eventuali dispositivi già posseduti. Come anticipato, per esempio, se si cerca un paio di occhiali VR per giocare con il proprio PC va prima verificata la capacità o meno della propria scheda video di supportarne la tecnologia, così come la disponibilità di sufficienti porte USB e HDMI e, non ultima, la disponibilità dei propri titoli preferiti in versione VR. Per quanto riguarda gli occhiali appartenenti alla categoria mobile VR, generalmente l’unico dato a cui prestare attenzione riguarda le dimensioni dello schermo, mentre deve essere lo smartphone stesso a poter supportare applicazioni dedicate alla realtà virtuale.

Un prodotto che va menzionato a parte è il PlayStation VR, un visore progettato da Sony e compatibile unicamente con PlayStation 4, che negli ultimi anni ha visto un grande incremento di titoli pensati per offrire un’esperienza unica grazie alla tecnologia VR.

3. Controlli

È facile immaginare quanto i controlli associati a un visore VR siano importanti nel mantenere il più realistica possibile un’esperienza totalmente digitale. Nonostante i grandi avanzamenti nel campo degli occhiali VR, per il grande pubblico non sono ancora disponibili dei controlli a distanza che permettano di convertire i singoli movimenti delle mani in specifici comandi all’interno di un gioco o un’applicazione. Tuttavia, negli ultimi anni sono stati sviluppati dei supporti per rendere più realistica possibile l’esperienza virtuale.

Se per i modelli di fascia alta per PC o per console è possibile acquistare diversi accessori, che vedremo nel prossimo paragrafo, i visori standalone e quelli per smartphone dispongono di solito di un piccolo controller che può comprendere un touchpad e di pochi pulsanti che permettono di eseguire azioni di base.

Accessori

Come abbiamo accennato, esistono alcuni accessori che permettono di migliorare o rendere più completa l’esperienza della realtà virtuale. Alcuni sono esplicitamente richiesti per assicurare il corretto funzionamento dei visori, mentre altri possono essere un’aggiunta interessante per i più appassionati:

Telecamere e sensori : permettono di registrare correttamente i movimenti dell’utente nello spazio . Alcuni vanno posizionati esattamente di fronte al visore, altri possono addirittura essere montati sul soffitto, permettendo un rilevamento ancora più preciso;

: permettono di registrare correttamente i . Alcuni vanno posizionati esattamente di fronte al visore, altri possono addirittura essere montati sul soffitto, permettendo un rilevamento ancora più preciso; Controller aggiuntivi: anche se esistono diversi tipi di controller compatibili con gli occhiali VR per smartphone, i più interessanti sono stati sviluppati da grandi marchi per modelli di fascia alta. In particolare, Sony ha realizzato i Move Twin, che permettono di rilevare in modo preciso i movimenti delle braccia evitando l’uso del gamepad classico, e l’Aim Controller, che simula un fucile ed è perfetto per gli shooter in prima persona.

4. Comfort

Considerando che un visore per realtà virtuale può essere indossato anche per lunghi periodi di tempo, la comodità offerta dai singoli modelli è un parametro da tenere in considerazione. I dati più importanti da analizzare sono le dimensioni, il peso e i materiali con cui gli occhiali sono realizzati.

Dimensioni e peso

In questi anni sono stati fatti molti passi avanti per quanto riguarda il design dei visori per realtà virtuale. I primi modelli erano infatti estremamente ingombranti e pesavano talmente tanto da non permettere un utilizzo prolungato del dispositivo, mentre oggi sono facilmente trasportabili anche in una piccola borsa e pesano mediamente tra i 300 e i 600 g. Ovviamente va fatta una distinzione tra i modelli più economici, come i cardboard, ovviamente leggerissimi, e quelli per PC o console, che integrano svariati componenti e non possono ovviamente scendere al di sotto di un certo peso.

Materiali

I materiali di costruzione sono un elemento molto importante, non solo se si considerano, per esempio, le lenti, ma anche le imbottiture e le fasce che mantengono il visore stabile durante l’utilizzo. Molti produttori prestano particolare attenzione alle maschere interne, spesso rimovibili, che nei modelli migliori vengono realizzate non solo con imbottiture particolarmente morbide e confortevoli, ma anche anallergiche e adatte a chi ha la pelle molto sensibile. I prodotti più economici non possono vantare la stessa qualità dei materiali, un fatto da tenere in considerazione dato che gli occhiali vanno tenuti a contatto diretto con il viso anche per diverse ore.

La marca è importante?

Se i marchi che producono visori VR per smartphone sono ormai numerosissimi e spesso sconosciuti, quelli che si concentrano su prodotti di fascia alta sono relativamente pochi. I principali sono HTC (con la serie Vive), Oculus (ora proprietà di Facebook), Sony (con il PlayStation VR), Samsung e Lenovo. Ognuno è in grado di offrire vantaggi diversi a seconda dell’uso che se ne intende fare, ma in generale orientarsi su un visore di alta qualità è preferibile se si cerca un’esperienza veramente immersiva, soprattutto nel mondo del gaming.

Il prezzo è importante?

Il prezzo dipende in buona misura dal modello e dalla tipologia di visore per realtà virtuale prescelto:

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