Smartwatch: cos’è e a cosa serve
Gli smartwatch sono orologi intelligenti, ossia dispositivi elettronici che oltre a segnare l’ora come farebbe un normale orologio digitale, possiedono funzionalità simili e in parte identiche a quelle degli smartphone. Ne esistono molti modelli diversi, da quelli di lusso ai migliori smartwatch economici, dai prodotti unisex ai migliori smartwatch per donne, smartwatch per ragazzi e smartwatch per bambini.
Come gli smartphone, gli smartwatch sono dotati di processore (ARM), di uno schermo touch, un sistema operativo e una batteria. Sono troppo piccoli per sostituire gli smartphone, ma possono essere utilizzati in sinergia per fornire ulteriori servizi o per migliorare l’esperienza d’utilizzo, dato che che è possibile usarli mantenendo le mani libere, una caratteristica molto utile nelle situazioni in cui per esempio si cammina o si fa attività sportiva.
I migliori smartwatch possono visualizzare sul display diverse informazioni, a scelta dell’utente: c'è ovviamente l'ora corrente, ma anche informazioni sull'attività fisica, i passi fatti, le pulsazioni, la pressione sanguigna, il livello di ossigeno e molto altro ancora. Si possono visualizzare le notifiche delle applicazioni, come i messaggi da Whatsapp e fare molto altro ancora. Niente male per un piccolo oggetto da portare al polso!
Tra le informazioni di base spesso si trovano anche la data e le condizioni meteo, ma grazie ai widget a disposizione è possibile visualizzare altri tipi di informazioni a scelta, mentre è possibile selezionare altre skin per modificare radicalmente l’aspetto dell’interfaccia.
Ovviamente questo non è tutto. Tramite i tasti presenti sui lati o sul frontale, è possibile selezionare interfacce diverse e farle ciclare per presentare app di messaggistica, per rilevamenti biometrici, o anche accessori come la calcolatrice o un player per guardare video e ascoltare musica.
Poiché uomini, donne e ragazzi hanno polsi di diametro diverso, è possibile trovare in commercio smartwatch per bambini che sono più semplici nelle funzionalità e hanno un design specifico per i polsi piccoli, mentre gli smartwatch femminili (eccetto rari casi) presentano un design neutro e possono anche essere indossati da un uomo che preferisce un dispositivo più piccolo al polso.
La app sono simili a quelle che si trovano su smartphone, ma sono realizzate appositamente per essere utilizzate su schermi con un numero di pixel molto ridotto. I display attuali hanno una densità tipica di 300 dpi e circa 300 pixel per lato, con differenze più o meno marcate a seconda della fascia di prezzo in cui sono posizionati.
Ciascun brand ha sviluppato alcune caratteristiche distintive per i propri dispositivi, ma ci sono alcune cose che la maggior parte degli smartwatch è in grado di fare, come collegarsi al telefono per ricevere e-mail e chiamate e usare i software di messaggistica come WhatsApp, Signal e Telegram. I modelli più semplici permettono almeno di leggere un'anteprima dell'ultimo messaggio ricevuto, mentre con quelli più avanzati si può persino rispondere. In certi casi si possono fare vere e proprie chiamate vocali, grazie a un microfono integrato.
Una delle funzioni più presenti però è la ricezione delle notifiche dal proprio smartphone, utili per sapere chi ci sta cercando senza distrarsi troppo, basta dare un’occhiata al piccolo schermo dello smartwatch e rendersi conto immediatamente se vale la pena rispondere o se è possibile farlo con calma in un momento successivo.
(Image credit: Hublot)
In effetti alcuni dispositivi sono più orientati all’anteprima delle notifiche e permettono poca interazione, mentre altri più complessi si comportano come dei veri e propri smartphone in miniatura.
Alcuni modelli più evoluti sono completamente indipendenti dagli smartphone e, sebbene abbiano la possibilità interfacciarsi con loro, possono essere utilizzati autonomamente, ad esempio quando si va in piscina e non è possibile portare con sé il proprio telefono. Lo smartwatch invece lo si può tenere al polso, e servirà anche per tracciare e monitorare l'allenamento.
Gli smartwatch montano diversi tipi di sensori per aggiungere più possibilità di acquisizione dati e informazioni. Quasi sempre è disponibile un accelerometro, ma alcuni modelli sofisticati ne montano uno a tre vie, per una migliore rilevazione. Talvolta sono presenti anche giroscopio, altimetro, barometro, bussola e GPS, che permettono all’utente di orientarsi su una mappa con precisione, in particolar modo se scegliete di acquistare un modello specifico come il Garmin Fenix 5 Plus.
Alcuni sensori sono adatti a rilevare le attività biometriche, come la saturazione dell’ossigeno nel sangue , la frequenza del battito cardiaco, la qualità del sonno e il livello di stress, anche se alcuni, come quelli per effettuare ECG o misurare pressione sanguigna , non sono estremamente precisi per via della lettura non ottimale (la pressione va letta dopo il gomito e non sul polso).
(Image credit: Garmin)
I sensori possono essere sfruttati dagli sviluppatori per realizzare diversi tipi di app e aggiungere funzionalità, pertanto è meglio averne un buon numero a disposizione. Alcuni, come il GPS, fanno crescere le dimensioni dell’orologio e consumano batteria se attivati, pertanto se si pensa di non utilizzarli è possibile scegliere un modello privo per risparmiare peso e soldi.
Gli smartwatch possono collegarsi con il mondo e altri dispositivi attraverso connessioni Wi-Fi, Bluetooth e NFC, anche se non tutti offrono ogni tipo di connessione disponibile. Peraltro ne esistono dotati di una propria SIM, come Galaxy Watch 3 o Apple Watch 6. Grazie alla connessione dati indipendenti questi modelli si possono usare anche senza uno smartphone collegato per molto tempo, senza per questo perdersi le cose più importanti o rinunciare all'ultimo podcast in streaming.
Gli smartwatch sfruttano diversi tipi di sistemi operativi, alcuni dei quali sono molto più sofisticati di altri. Uno dei più noti è Wear OS , una versione di Android realizzata specificamente da Google per i dispositivi indossabili.
Anche Apple ha un sistema operativo per la propria linea Apple Watch , si chiama watchOS e si basa su iOS , ma come tutti i dispositivi dell’ecosistema, si interfaccia perfettamente solo con i dispositivi Apple.
Anche Samsung possiede diverse linee di smartwatch come Samsung Galaxy Watch e Galaxy Watch Active , dotate di sistema operativo Tizen, simile a quello che si trova sui migliori Smart TV del brand coreano. Ci sono poi diversi sistemi operativi minori, che occupano un settore percentualmente marginale del mercato, come Pebble o Amazfit.
Si può usare il proprio smartwatch per fare diverse cose oltre quelle che abbiamo accennato poco fa, come ad esempio sfruttare gli assistenti vocali (vi ricordate di Supercar? Lo faceva già nel 1984!), tenere sotto controllo i propri profili sui social network, impostare e ricevere alert, e salvare appunti vocali.
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