Panasonic sta sviluppando occhiali VR senza screen door, li abbiamo provati
Panasonic non ha fatto molti annunci quest'anno al CES, ma girando per lo stand è stato possibile imbattersi in un visore per la realtà aumentata dal look decisamente originale, sicuramente ispirato dalle suggestioni Cyberpunk dei primi pionieri della realtà virtuale dei primi anni '90. L'obiettivo di Panasonic è quello di offrire, principalmente per il mercato B2B, un visore dal design decisamente più leggero e confortevole e allo stesso tempo in grado di offrire immagini realistiche, grazie all'HDR e all'assenza di effetto screen door.
Per ottenere questo risultato, Panasonic si è rivolta a Kopin Corporation, produttore specializzato nella realizzazione di micro display, adottando per i suoi occhiali due display OLED da 0,99" con risoluzione 2K di 2048x2048 pixel, uno per ciascun occhio. Questa risoluzione su una superficie così piccola si traduce in un dot pitch di 2.88 x 8.64 μm. Per quanto riguarda invece l'audio, Panasonic si è rivolta a Technics, integrando degli auricolari nelle bacchette degli occhiali.
Abbiamo avuto la possibilità di testare un primo prototipo di questo particolare visore (che non abbiamo potuto fotografare), con un design già abbastanza vicino a quello del mock up che vedete in questo articolo, ma ancora sperimentale sotto molto punti di vista, a cominciare dal peso del blocco display/lenti che sbilancia in avanti il baricentro degli occhiali. Nonostante ciò si tratta già allo stadio prototipale del visore per la realtà virtuale più leggero che abbiamo mai indossato.
La prima cosa però che sorprende una volta indossati gli occhiali è l'assenza di effetto screen door, la griglia di pixel che è ancora visibile su praticamente tutti i visori per la realtà virtuale in commercio. L'immagine è straordinariamente compatta, ma anche dotata di un contrasto decisamente notevole, grazie a un livello del nero eccellente. Il prototipo indossato aveva degli oculari che non permettevano di isolare completamente la luce proveniente dall'esterno e anche le regolazioni del fuoco e della distanza interpupillare non sono ancora del tutto implementati. Ciò nonostante quello che abbiamo visto promette molto bene per il futuro, soprattutto per via della definizione, del contrasto e della brillantezza delle immagini.
Il visore di Panasonic al momento supporta visione a 360° ma non include alcun sistema per il tracking dell'utente all'interno di uno spazio ed è pensato unicamente per l'utilizzo da fermo sul posto. Inoltre l'unità testata aveva un refresh rate massimo di 60 Hz, per cui movimenti molto veloci del capo comportano ancora un visibile motion blur. Il prodotto finale avrà comunque una frequenza superiore ai 90 Hz. Panasonic sta sottoponendo il progetto a diversi potenziali partner e l'obiettivo è arrivare al prodotto definitivo entro un anno.
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